LETTERA APERTA AI CITTADINI E AGLI ALUNNI DI OGNI ORDINE E GRADO DELLE SCUOLE DEL COMUNE DI TORRETTA, SCIOLTO PER MAFIA - Oggetto: “Educazione alla legalità. Intitolazione Scuola Materna
Pubblicata il 15/10/2021
La Commissione prefettizia, che ha assicurato, per oltre 2 anni, la gestione straordinaria del Comune di Torretta, ha condiviso la decisione della Direzione Scolastica, al termine del proprio mandato, di intitolare la Scuola Materna dell’Infanzia, completamente ristrutturata, alla vittima innocente della mafia Ida Castelluccio, uccisa il 5 agosto 1989 insieme al proprio marito, il poliziotto Nino Agostino, in servizio presso la Questura di Palermo, a seguito di un attentato ad opera di 2 sicari, che, a bordo di una moto, sparavano colpi di mitra contro i coniugi, mentre gli stessi si trovavano davanti il cancello della loro casa a Villagrazia di Carini.
Il fatto criminale destò, all’epoca, scalpore ed emozioni forti per la crudeltà del gesto, essendo le vittime due giovani, appena sposati e con Ida incinta.
Donna indifesa, moglie devota e futura madre, spazzata via in un baleno, raggiunta da colpi di mitragliatrice ad opera di malavitosi a cui era stato ordinato di eliminare senza pietà Agostino, un rappresentante della legge, e qualunque testimone dell’agguato.
La scelta di intitolare la struttura comunale ad Ida nasce dalla volontà di dare dignità e ricordare alle future generazioni una vittima non illustre della mafia, Ida infatti non era né un magistrato né un tutore della legge, ma che, pur tuttavia, non può essere considerata una figura minore tra le numerose vittime di mafia, anzi, per le sue doti e peculiarità, assurge al ruolo di vittima INNOCENTE tra le più eccellenti, trucidata dalla mafia, pur essendo estranea alla lotta accesa di quegli anni per contrastare la mafia stessa che poi, addirittura, dopo l’uccisione di lei, in pochi anni, si trasformò in organizzazione “stragista”.
Con la sua uccisione la mafia ha dimostrato di essere il male assoluto, spietata, senza scrupoli né valori morali.
Intitolare la Scuola a Lei serve per non dimenticare cos’è la mafia e che essa va combattuta giorno dopo giorno per contrastarla, sia quando compie atti eclatanti di sangue o stragi, sia quando si annida con suoi seguaci nella società civile o addirittura nella pubblica amministrazione per piegarla e renderla accondiscendente ai suoi interessi illeciti.
L’iniziativa costituisce l’ultimo atto di “educazione alla legalità”, condiviso tra l’Istituzione Scolastica e questa Commissione Straordinaria, composta da uomini dello Stato, ma non per questo freddi burocrati, che ha lavorato con dedizione, passione ed amore per risanare la macchina comunale, nel rispetto dei regolamenti e delle norme, solo ed esclusivamente per perseguire l’interesse di tutta la collettività.
L’ente civico ora, dopo oltre 2 anni di gestione commissariale, è stato risanato in tutte le sue articolazioni finanziarie, amministrative, sociali e tecniche.
Lo stesso ente, al momento dell'insediamento della Commissione, risultava pieno di debiti, inefficiente e disorganizzato.
Oggi, invece, si può ragionevolmente affermare che l’ente civico è rinato a nuova vita ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Tanti i risultati raggiunti.
Assunzione del capo dell’ufficio tecnico e stabilizzazione del personale precario, potenziamento delle attività sociali in favore di minori in difficoltà e disabili, azzeramento dei debiti in bilancio, aumento della percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti con l’introduzione di premialità per i nuclei familiari virtuosi, lotta all’evasione dei tributi, realizzazione e programmazione di opere pubbliche, quali l’efficientamento dell’impianto di illuminazione cittadino, il parco giochi per bambini, la ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Comunale, la ristrutturazione del centro anziani, l’avvio dei lavori del campo di calcio comunale, la realizzazione di nr.80 loculi cimiteriali e le opere di manutenzione straordinaria, con l’affidamento anche dei lavori di efficientamento energetico, del Cimitero comunale, il riavvio del cantiere per la realizzazione di nr.18 alloggi popolari, i lavori di ristrutturazione, risanamento e manutenzione straordinaria presso le Scuole comunali.
Da non sottovalutare l’attività di recupero, ristrutturazione e ri-funzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata mafiosa, con la ristrutturazione del campo polifunzionale, la realizzazione dell’aula multimediale e della nuova sede degli uffici della Polizia Municipale.
Auspichiamo che nel breve periodo vengano conclusi i lavori, già affidati, di estensione dell’impianto di illuminazione pubblica per alcune zone non servite, la manutenzione straordinaria di alcune strade urbane, la ristrutturazione del Campanile e la conclusione dell’iter di progettazione esecutiva per la riqualificazione di via Montello.
Tali importanti risultati rappresentano il lascito della Commissione ai nuovi amministratori ed alla collettività intera.
I nuovi amministratori raccoglieranno i frutti dei cospicui finanziamenti erogati in questi giorni dallo Stato a Torretta.
Torniamo a parlare di Ida Castelluccio.
Per la mafia era una testimone scomoda da eliminare insieme al marito poliziotto che ostacolava i piani della criminalità organizzata.
Ida era una donna bella con grandi occhi azzurri espressivi e dai capelli castani.
Sorrideva sempre, un sorriso che trasmetteva dolcezza e faceva sentire chiunque a proprio agio e accolto.
Le piaceva studiare, conoscere la storia delle civiltà passate come la Grecia e così si iscrisse al liceo classico. Voleva continuare a studiare per diventare una insegnante.
Tutte le settimane svolgeva il volontariato all'Istituto Villa Nave di Palermo ove trovava assistenza chi aveva bisogno; lei amava occuparsi degli altri e condividere con chi era stato meno fortunato nella vita. Villa Nave è uno storico istituto che riabilita minori con disabilità.
Ida regalava a quei bambini il suo tempo e la sua dolcezza; un giorno regalò anche una collana che indossava a una delle bambine in riabilitazione. Era fatta così, non ci pensava due volte a privarsi di qualcosa di suo che poteva rendere felici gli altri.
Ecco che cosa ha fatto la mafia, una organizzazione di persone malvagie e disoneste che per realizzare i propri piani criminosi in danno delle persone oneste ha reciso un fiore bello e innocente come Ida.
Ida è più volte vittima innocente perché era una donna votata al bene, inconsapevole del male, moglie, madre ed ignara di tutto; un fiore reciso in modo brutale.Noi la dobbiamo ricordare perché rimanga impresso nelle nostre menti che la mafia è una cosa orribile.
Tutti dobbiamo contrastare la mafia in tutte le sue forme, nelle piccole come nelle grandi cose. sia quando uccide sia quando qualcuno, a lei vicina, chiede di chiudere un occhio su qualcosa di losco oppure chiede di fare qualcosa in danno di qualcuno, un favore illecito, per esempio, ad una persona, calpestando le procedure amministrative ed aggirando la legge.
Per tutto quanto detto e per la difesa della vita e dell’onestà mai va abbassata la soglia di guardia e dell’attenzione.
Ricordatevi tutti che la gestione straordinaria è stato un bene per il Vostro Paese e Vi auguriamo di continuare nel solco della legalità da noi intrapresa con convinzione.
Grazie per l’attenzione.
I COMMISSARI STRAORDINARI
Il fatto criminale destò, all’epoca, scalpore ed emozioni forti per la crudeltà del gesto, essendo le vittime due giovani, appena sposati e con Ida incinta.
Donna indifesa, moglie devota e futura madre, spazzata via in un baleno, raggiunta da colpi di mitragliatrice ad opera di malavitosi a cui era stato ordinato di eliminare senza pietà Agostino, un rappresentante della legge, e qualunque testimone dell’agguato.
La scelta di intitolare la struttura comunale ad Ida nasce dalla volontà di dare dignità e ricordare alle future generazioni una vittima non illustre della mafia, Ida infatti non era né un magistrato né un tutore della legge, ma che, pur tuttavia, non può essere considerata una figura minore tra le numerose vittime di mafia, anzi, per le sue doti e peculiarità, assurge al ruolo di vittima INNOCENTE tra le più eccellenti, trucidata dalla mafia, pur essendo estranea alla lotta accesa di quegli anni per contrastare la mafia stessa che poi, addirittura, dopo l’uccisione di lei, in pochi anni, si trasformò in organizzazione “stragista”.
Con la sua uccisione la mafia ha dimostrato di essere il male assoluto, spietata, senza scrupoli né valori morali.
Intitolare la Scuola a Lei serve per non dimenticare cos’è la mafia e che essa va combattuta giorno dopo giorno per contrastarla, sia quando compie atti eclatanti di sangue o stragi, sia quando si annida con suoi seguaci nella società civile o addirittura nella pubblica amministrazione per piegarla e renderla accondiscendente ai suoi interessi illeciti.
L’iniziativa costituisce l’ultimo atto di “educazione alla legalità”, condiviso tra l’Istituzione Scolastica e questa Commissione Straordinaria, composta da uomini dello Stato, ma non per questo freddi burocrati, che ha lavorato con dedizione, passione ed amore per risanare la macchina comunale, nel rispetto dei regolamenti e delle norme, solo ed esclusivamente per perseguire l’interesse di tutta la collettività.
L’ente civico ora, dopo oltre 2 anni di gestione commissariale, è stato risanato in tutte le sue articolazioni finanziarie, amministrative, sociali e tecniche.
Lo stesso ente, al momento dell'insediamento della Commissione, risultava pieno di debiti, inefficiente e disorganizzato.
Oggi, invece, si può ragionevolmente affermare che l’ente civico è rinato a nuova vita ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Tanti i risultati raggiunti.
Assunzione del capo dell’ufficio tecnico e stabilizzazione del personale precario, potenziamento delle attività sociali in favore di minori in difficoltà e disabili, azzeramento dei debiti in bilancio, aumento della percentuale della raccolta differenziata dei rifiuti con l’introduzione di premialità per i nuclei familiari virtuosi, lotta all’evasione dei tributi, realizzazione e programmazione di opere pubbliche, quali l’efficientamento dell’impianto di illuminazione cittadino, il parco giochi per bambini, la ristrutturazione e riqualificazione del Palazzo Comunale, la ristrutturazione del centro anziani, l’avvio dei lavori del campo di calcio comunale, la realizzazione di nr.80 loculi cimiteriali e le opere di manutenzione straordinaria, con l’affidamento anche dei lavori di efficientamento energetico, del Cimitero comunale, il riavvio del cantiere per la realizzazione di nr.18 alloggi popolari, i lavori di ristrutturazione, risanamento e manutenzione straordinaria presso le Scuole comunali.
Da non sottovalutare l’attività di recupero, ristrutturazione e ri-funzionalizzazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata mafiosa, con la ristrutturazione del campo polifunzionale, la realizzazione dell’aula multimediale e della nuova sede degli uffici della Polizia Municipale.
Auspichiamo che nel breve periodo vengano conclusi i lavori, già affidati, di estensione dell’impianto di illuminazione pubblica per alcune zone non servite, la manutenzione straordinaria di alcune strade urbane, la ristrutturazione del Campanile e la conclusione dell’iter di progettazione esecutiva per la riqualificazione di via Montello.
Tali importanti risultati rappresentano il lascito della Commissione ai nuovi amministratori ed alla collettività intera.
I nuovi amministratori raccoglieranno i frutti dei cospicui finanziamenti erogati in questi giorni dallo Stato a Torretta.
Torniamo a parlare di Ida Castelluccio.
Per la mafia era una testimone scomoda da eliminare insieme al marito poliziotto che ostacolava i piani della criminalità organizzata.
Ida era una donna bella con grandi occhi azzurri espressivi e dai capelli castani.
Sorrideva sempre, un sorriso che trasmetteva dolcezza e faceva sentire chiunque a proprio agio e accolto.
Le piaceva studiare, conoscere la storia delle civiltà passate come la Grecia e così si iscrisse al liceo classico. Voleva continuare a studiare per diventare una insegnante.
Tutte le settimane svolgeva il volontariato all'Istituto Villa Nave di Palermo ove trovava assistenza chi aveva bisogno; lei amava occuparsi degli altri e condividere con chi era stato meno fortunato nella vita. Villa Nave è uno storico istituto che riabilita minori con disabilità.
Ida regalava a quei bambini il suo tempo e la sua dolcezza; un giorno regalò anche una collana che indossava a una delle bambine in riabilitazione. Era fatta così, non ci pensava due volte a privarsi di qualcosa di suo che poteva rendere felici gli altri.
Ecco che cosa ha fatto la mafia, una organizzazione di persone malvagie e disoneste che per realizzare i propri piani criminosi in danno delle persone oneste ha reciso un fiore bello e innocente come Ida.
Ida è più volte vittima innocente perché era una donna votata al bene, inconsapevole del male, moglie, madre ed ignara di tutto; un fiore reciso in modo brutale.Noi la dobbiamo ricordare perché rimanga impresso nelle nostre menti che la mafia è una cosa orribile.
Tutti dobbiamo contrastare la mafia in tutte le sue forme, nelle piccole come nelle grandi cose. sia quando uccide sia quando qualcuno, a lei vicina, chiede di chiudere un occhio su qualcosa di losco oppure chiede di fare qualcosa in danno di qualcuno, un favore illecito, per esempio, ad una persona, calpestando le procedure amministrative ed aggirando la legge.
Per tutto quanto detto e per la difesa della vita e dell’onestà mai va abbassata la soglia di guardia e dell’attenzione.
Ricordatevi tutti che la gestione straordinaria è stato un bene per il Vostro Paese e Vi auguriamo di continuare nel solco della legalità da noi intrapresa con convinzione.
Grazie per l’attenzione.
I COMMISSARI STRAORDINARI